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La spinta alla sostenibilità nei mercati emergenti

Materiale di marketing riservato agli investitori accreditati / istituzionali / professionali

“La Cina è avvantaggiata nelle aree che sostengono la transizione verde sia livello nazionale che internazionale.” Meera Patel, Senior Manager Investimenti tematici e sostenibili di GAM Investments, riflette sul tema della sostenibilità nei mercati emergenti.

21 maggio 2025

I mercati emergenti si trovano di fronte a una serie di sfide e opportunità. Da una parte, la spinta verso la sostenibilità sta accelerando, sia attraverso iniziative locali che con le pressioni globali. Dall’altra parte, questi mercati devono affrontare la volatilità dell’economia e limiti infrastrutturali. Sulla scorta di tali dinamiche contrastanti, qual è il futuro della sostenibilità e quali sono le opportunità d’investimento nei mercati emergenti?

La spinta alla sostenibilità nei mercati emergenti dipende in particolare da due fattori.

Primo, le emissioni di gas serra elevate e in aumento: l’Asia (tra cui India e Cina) contribuisce per il 60% alle emissioni globali in termini assoluti1. Tra il 2022 e il 2023, le emissioni di India e Cina sono aumentate rispettivamente dell’8,2% e del 4,9%2.

Figura 1: Emissioni annuali di CO2 per regione

 
Fonte: Global Carbon Budget (2024), Our World in Data - https://ourworldindata.org/co2-emissions, gennaio 2024. Le opinioni espresse sono quelle del gestore e possono cambiare in qualsiasi momento.
Nota: Comprese le emissioni da carburanti fossili e dell’industria, escluse le emissioni per il cambiamento di uso del suolo.
L’aviazione e le spedizioni internazionali sono incluse come voci separate poiché non sono comprese nelle emissioni di un singolo Paese. Emissioni fossili: Le emissioni fossili misurano la quantità di anidride carbonica (CO2) emessa dalla combustione di carburanti fossili e direttamente dai processi industriali come la produzione di acciaio e cemento. Per CO2 fossile si intendono le emissioni di carbone, petrolio, gas, segnali luminosi, cemento, acciaio e altri processi industriali. Le emissioni fossili non comprendono il cambiamento di uso del suolo, deforestazione, suolo o vegetazione.

Secondo, la riforma della governance, laddove una corporate governance inefficace continua a erodere il valore per gli azionisti.

Inserendo i fattori di sostenibilità nell’analisi d’investimento, l’obiettivo principale è quello di evitare di gravare sul rendimento favorendo le imprese che non causano danni.

Opportunità d’investimento tematiche e sostenibili

L’indice MSCI Emerging Markets comprende 24 Paesi, a vari stadi di sviluppo, che determinano una vasta gamma di opportunità e rischi correlati alla sostenibilità. Questi 24 mercati emergenti rappresentano il 54% della popolazione globale3, hanno contribuito al 50% del Pil globale nel 2024 e al 66% del Pil globale negli ultimi dieci anni (2014-2024)4. Con un’aspettativa di vita media di 75 anni e un’età media di 34 anni5 , oltre a una classe media in crescita, il mercato target nei diversi settori è ampio.

Figura 2: Le dinamiche demografiche favorevoli nei mercati emergenti

 
Fonte: Rapporto MSCI, https://www.msci.com/documents/1296102/38312924/Sizing+Up+Opportunity+in+Emerging+Capital+Markets.pdf, maggio 2023.
Le opinioni espresse sono quelle del gestore e possono cambiare in qualsiasi momento. Non si rilascia alcuna garanzia che gli obiettivi previsti saranno raggiunti.

Riteniamo che le dinamiche demografiche siano particolarmente favorevoli, tra cui i consumi locali di servizi essenziali e l’inclusione finanziaria.

Le piattaforme Internet in Cina che offrono servizi essenziali come la consegna di cibo a domicilio e il ride sharing conserveranno la loro popolarità, nonostante il rallentamento economico generalizzato. Il settore è favorito anche dalla transizione dall’attività manifatturiera alle tecnologie avanzate, in linea con le politiche di governo che incoraggiano un aumento dei salari e del reddito disponibile.

Lo sviluppo delle infrastrutture per telecomunicazioni è fondamentale per consentire l’uso delle soluzioni fintech, sia a chi non ha un conto in banca, sia a coloro che hanno un accesso limitato ai servizi finanziari, secondo le stime intorno al 24% su scala globale6, di cui molti vivono nei mercati emergenti. Preferiamo gli istituti finanziari che forniscono prestiti immobiliari affidabili e obbligazioni sulla sostenibilità (tra cui obbligazioni verdi e sociali) per la maggiore trasparenza nella distribuzione dei fondi, e privilegiamo le società con una governance robusta e rigorose procedure di prestito, tra l’altro in conformità con le linee guida dell’International Capital Market Association (ICMA) e Second-Party Opinion.

Al fine di identificare e monitorare gli investimenti sostenibili, mappiamo le società in base agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite per valutare il loro allineamento ai target definiti dalle Nazioni Unite. Considerata la percentuale elevata di titoli finanziari nell’universo dei mercati emergenti, l’allineamento all’obiettivo SDG 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) è un tema rilevante nell’ottica di promuovere una crescita economica sostenuta, sostenibile e inclusiva, la piena occupazione e un lavoro dignitoso per tutti.7

La qualità conta

Nei mercati emergenti, la qualità si esprime in forme diverse: qualità del credito sovrano, qualità della governance e affidabilità dei dati, tutti fattori che sono migliorati molto negli ultimi dieci anni.

Tra i primi 10 mercati emergenti, oggi otto sono investment grade rispetto ai quattro di 15 anni fa. Il rapporto tra debito pubblico e Pil dei mercati emergenti è meno della metà rispetto a quello dei mercati sviluppati; pertanto, le banche centrali possono adottare politiche ortodosse per il controllo dell’inflazione, che è essenziale in considerazione delle tensioni commerciali odierne.

I principi di governance adottati dalle società dei mercati emergenti sono migliorati, ma c’è ancora parecchio da fare. Considerato il rischio più alto di tali investimenti, la governance è sempre stato un fattore importante, a livello sia del Paese che della singola azienda. Per esempio, a livello del Paese evitiamo le imprese di proprietà statale per via della carenza di informazioni e della scarsa trasparenza. A livello societario ci concentriamo sulla composizione del consiglio di amministrazione (tra cui indipendenza, conflitto tra management e azionisti, diversità di genere), sulla struttura della proprietà, sull’informativa e sulla remunerazione, e ci avvaliamo del diritto di voto e dell’impegno diretto per promuovere il cambiamento.

L’affidabilità e la qualità dei dati non sono sempre adeguate, ma le imprese stanno migliorando la qualità dell’informativa per attirare capitali esteri. Ciò dipende dalla diffusione di standard globali, come le linee guida dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) o le norme sulla trasparenza e sull’informativa societaria dell’International Finance Corporation(IFC) con l’obiettivo di aiutare le aziende nei mercati emergenti a rispettare i principi riconosciuti a livello internazionale. Faticano ancora le società minori e le nuove offerte pubbliche iniziali che devono collaborare col management per la raccolta dei dati.

Dall’analisi MSCI che parte dai dati degli ultimi 11 anni emerge che le società con un rating ESG più alto hanno fatto meglio delle controparti con un rating più basso nei mercati azionari dell’Asia del Pacifico, con un fattore di governance che dimostra la sovraperformance più elevata8. Mentre i fornitori di dati terzi possono produrre preziose analisi, la nostra ricerca si affida all’analisi fondamentale e alle rilevazioni proprietarie. A livello del portafoglio, manteniamo un rating MSCI ESG A come soglia di qualità minima.

Transizione energetica

Le economie emergenti e in via di sviluppo hanno un ruolo essenziale contro gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, come le inondazioni e le ondate di calore. Tali economie risentono in misura sproporzionata di tali eventi per numerose ragioni, tra cui i fondi di ricostruzione più limitati e la mancanza di assicurazione sull’abitazione e sulle infrastrutture.

Affinché l’aumento dell’uso di energia non corrisponda a un aumento delle emissioni di gas serra servono progressi tecnologici abbordabili nella produzione e nell’immagazzinamento dell’energia pulita, oltre al sostegno finanziario e politico. La Cina è avvantaggiata in tal senso grazie alla sua posizione predominante nella catena di distribuzione di pannelli solari, metalli per batterie e idrogeno verde, che sostengono la transizione verde sia livello nazionale che internazionale. Nonostante i dazi degli Stati Uniti rappresentino un rischio per il settore delle rinnovabili, noi crediamo che la domanda a lungo termine persisterà da parte degli altri 140 partner commerciali della Cina.

Figura 2: Emissioni di gas serra per Paese, 2015-2035, Scenario di transizione economica

 
Fonte: Bloomberg New Energy Finance (BNEF), aprile 2025.
Nota: Per SEA si intende il Sud-est asiatico, LatAm l’America Latina, Sub-S Africa l’Africa sub sahariana, MENA Medio Oriente e Nord Africa, APAC l’Asia Pacifico, Eur. l’Europa, I Paesi “stabili” sono quelli in cui le emissioni per l’energia presentano un tasso di crescita composito annuo del +/- 1% tra il 2024 e il 2035.

Per monitorare e misurare il rischio climatico, consideriamo la media ponderata dell’intensità di carbonio del portafoglio che è costantemente del 70% inferiore all’indice. Si stima che metà delle società nell’indice MSCI Emerging Markets non abbia ancora definito un obiettivo net zero. Nell’ambito del nostro impegno per gli investimenti responsabili, lavoriamo con le società per comprendere come definire gli obiettivi basati sulla scienza a medio e lungo termine.

Prospettive degli investimenti sostenibili

Per centrare gli obiettivi climatici globali servono la partecipazione attiva e l’impegno di tutte le parti interessate su scala globale, in particolare nelle economie emergenti. Ciò apre opportunità d’investimento significative nelle società leader in ambito tecnologico e della sostenibilità. Concentrandosi su queste aree, gli investitori non solo possono contribuire all’impegno per la sostenibilità globale, ma possono anche conseguire rendimenti potenzialmente interessanti. La transizione in corso verso l’energia pulita e una migliore corporate governance nei mercati emergenti offre terreno fertile agli investitori più perspicaci che cercano di sfruttare queste tendenze trasformative.


Meera Patel, Senior Manager Investimenti tematici e sostenibili, per la strategia Sustainable Emerging Equity di GAM Investments.

1Fonte: Global Carbon Budget (2024), Our World in Data - https://ourworldindata.org/co2-emissions, gennaio 2024.
2Fonte: Global Carbon Budget (2024), Our World in Data - https://ourworldindata.org/co2-emissions, gennaio 2024.
3Fonte: Fondo Monetario Internazionale (FMI), aprile 2025.
4Fonte: World Economics - https://www.worldeconomics.com/Regions/Emerging-Markets/, maggio 2025.
5Fonte: World Economics - https://www.worldeconomics.com/Regions/Emerging-Markets/, maggio 2025.
6Fonte: Banca Mondiale - https://www.worldbank.org/en/topic/financialinclusion/overview, gennaio 2025.
7Fonte: Nazioni Unite, Obiettivo 8, Dipartimento Economico e Affari Sociali, https://sdgs.un.org/goals/goal8, maggio 2025.
8Fonte: Performance a lungo termine MSCI dei rating MSCI ESG nei mercati azionari dell’Asia del Pacifico – MSCI - (MSCI) - https://www.msci.com/www/blog-posts/long-term-performance-of-msci/04531705362, aprile 2024.

Meera Patel

Senior Manager - Sustainable and Thematic Investment
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L'indice MSCI Emerging Markets Index replica l'andamento delle società a grande e media capitalizzazione di 24 paesi emergenti (EM). Con 1.206 componenti, l'indice copre circa l'85% della capitalizzazione di mercato corretta per il flottante di ciascun paese. I riferimenti agli indici e ai benchmark sono illustrazioni ipotetiche dei rendimenti aggregati e non riflettono la performance di alcun investimento effettivo. Gli investitori non possono investire in indici che non riflettono la deduzione delle commissioni del gestore degli investimenti o altre spese di negoziazione. Tali indici sono forniti solo a scopo illustrativo. Gli indici non sono gestiti e non comportano commissioni di gestione, costi di transazione o altre spese associate a una strategia di investimento. Pertanto, i confronti con gli indici hanno dei limiti. Non è possibile garantire che un portafoglio eguaglierà o supererà un particolare indice o benchmark.

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