Luxury Equities
Dicembre 2024
- Le gestioni attive continueranno a essere preferibili rispetto a un approccio più passivo e generalizzato?
- È essenziale monitorare le decisioni e le tendenze di spesa dei consumatori.
- La flessibilità e la capacità di adattamento saranno fondamentali nel 2025.
1. A suo giudizio, quali sono il principale ostacolo e la principale opportunità per i clienti nel 2025?
Ci concentriamo sui titoli solidi, prevedibilmente quelli con le valutazioni più basse recupereranno di più nel caso di un rialzo dagli effetti indiscriminati. Tale scenario potrebbe non essere positivo per la nostra strategia in termini relativi. In caso di rimbalzo del settore, come si devono dunque comportare gli investitori?
Partiamo dal presupposto che la normalizzazione della spesa per beni di lusso verso il tasso di crescita composito annuo storico del 6% dipende da due fattori: a) una crescita eccessiva dei volumi e dei prezzi dal 2021 al 2023 e b) un costo opportunità dove l’alternativa è tra l’acquisto di beni costosi o di esperienze costose: beni di lusso rispetto a opportunità esperienziali. A nostro giudizio, la media mobile a tre anni nel periodo 2023-2025 tornerà verso il livello storico, il che implica una crescita intorno al 5% nel 2025, ancora inferiore alla norma seppur in lieve rialzo rispetto all’anno in corso.
Ci si chiede dunque se sarà necessario continuare con un’attenta selezione, ovvero se le gestioni attive saranno sempre meglio di un approccio più passivo e generalizzato. Secondo noi, la volatilità persisterà più a lungo, nonostante il potere di spesa resti elevato.
2. Quale sarà la principale opportunità d’investimento nel 2025 e in che modo si potrà sfruttare?
Luxury Brands è una strategia tematica che si concentra sulle decisioni e sui comportamenti di spesa dei consumatori di beni di lusso in tutte le categorie. Di conseguenza, è essenziale monitorare tali tendenze. Ogni variazione significativa del comportamento di spesa conta e, dopo un anno volatile come il 2024, le sorprese non si possono escludere. Saperle identificare in anticipo potrebbe offrire importanti opportunità in termini di esposizione e performance.
3. Quale sarà il rischio principale per l’asset class che segue il prossimo anno e come è possibile contenere tale rischio, se non trasformarlo in un vantaggio?
È rischioso dormire sugli allori. Nel 2024 abbiamo dovuto modificare la nostra strategia per concentrarci sui consumatori più benestanti, più solidi e meno esposti, e abbiamo sovraperformato la media del settore. Secondo noi, il 2025 sarà simile ma, qualora emergessero dei fattori esterni negli Stati Uniti o in Asia, la situazione potrebbe cambiare. La flessibilità e la capacità di adattamento saranno fondamentali per evitare un posizionamento sbagliato.
Flavio Cereda gestisce la strategia Luxury Brands Equity di GAM Investments.
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